COSA INTENDIAMO PER “GIUSTO PREZZO”?

Il “giusto” prezzo è quel prezzo che permette a te cliente di avere un margine adeguato e che allo stesso tempo sia in mercato.

Per quello noi diamo per ogni articolo un prezzo consigliato.

Il prezzo consigliato è come una bussola:
ti indica la direzione giusta, ma poi la rotta la scegli tu.
Basta farlo con consapevolezza.

Una cosa però te la dico già ora, e te la scrivo in grande:

 

NON scendere sotto questa soglia.
La guerra dei prezzi è una tentazione… ma lascia solo macerie.
(a riguardo puoi rileggere la mia email sull’argomento)

Ma quali sono gli elementi che devo considerare per capire se il prezzo consigliato è per me il prezzo giusto o se devo modificarlo?

Buona vita
Oscar

1. 🎯 Il tuo cliente tipo

Chi entra nel tuo negozio?

🔍 Esempio: Se vendi a clienti fedeli che si affidano a te per consigli e prodotti scelti con cura, puoi mantenere un prezzo più alto, coerente con il tuo valore. Se sei in una zona molto “di passaggio”, forse serve più equilibrio.

 

2. 📍 Dove sei e chi hai intorno

In che contesto si trova il tuo punto vendita?

🔍 Esempio: Se sei in una zona centrale e visibile, con poco confronto diretto, puoi osare di più. Se invece c’è un concorrente aggressivo a 50 metri, meglio valutare se differenziarti anche su altri

3. 🎁 Cosa offri oltre al prodotto

Dai un consiglio d’uso? Offri una confezione regalo? Racconti la storia dell’articolo?

🔍 Esempio: Un incenso con spiegazione d’uso, piccola guida, e magari abbinato a un supporto dedicato, vale di più di un bastoncino sfuso su uno scaffale.

4. 🧠 Quanto sei consapevole del tuo margine

Stai calcolando davvero quanto ti resta in tasca dopo tasse, affitto, tempo?

🔍 Esempio: Se compri a 3 e vendi a 6, ma poi tra IVA, bolletta, personale e imprevisti ti resta 1 euro… vale la pena? Meglio vendere a 7 con valore, che a 5 per paura.

5. 🏷️ Posizionamento del negozio

Che fascia vuoi occupare nella mente del cliente?

🔍 Esempio: Un’erboristeria che vuole essere percepita come selettiva e professionale non può giocare al ribasso continuo.

6. 🕰️ Tempo di rotazione del prodotto

Quanto velocemente si vende quell’articolo?

🔍 Esempio: Se è un prodotto che gira poco, aumentare leggermente il prezzo può compensare la bassa rotazione. Se invece si vende bene, puoi lavorare su volumi con una strategia più aggressiva (senza svendere).

7. 💼 Categoria merceologica e stagionalità

🔍 Esempio: Un diffusore d’ambiente può avere un prezzo più alto in inverno. Un articolo “di moda” ha una finestra di vendita breve, quindi il prezzo deve tenerne conto.

8. 🤝 Esperienza post-vendita

🔍 Esempio: Se accompagni il cliente anche dopo l’acquisto (es. nel caso di lampade o incensi particolari), questo crea valore aggiunto che giustifica un prezzo più alto.

9. 💡 Competenza del cliente

🔍 Esempio: Se un cliente sa che un incenso è fatto a mano, puro, con ingredienti selezionati, sarà più disposto a pagare un prezzo adeguato. La comunicazione giusta cambia la percezione.

Questi sono nove elementi da considerare per la determinazione del prezzo di vendita, te ne vengono in mente altri? Li vuoi condividere con me?

Questa volta potresti essere tu a darmi il consiglio giusto.

 

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